Dalle narici entra un profumo di primavera sempre più intenso che quasi ti inebria.
Ho talmente voglia di assaporarla che quasi quasi uscito dal lavoro mi sparo una ventina di chilometri, mezza maratona prima di cena per mettere il giusto appetito. No, troppo, devo caricare gradualmente sulle gambe e dopo una breve mediazione con me stesso metto la soglia a 15 km, partendo tranquillo ed aumentando sempre in progressione.
Percorso collinare su asfalto, variando continuamente salite e discese dando il giusto cambio di pendenze tra positivo e negativo a ritmi variabili con allunghi in salita ai 4'/km e punte a 3'20' in discesa. Si, il resto in recupero ovviamente, che non ci montiamo troppo la testa!!
Le gambe girano molto bene ma c'è da lavorare e sistemare questi dolorini ai piedi, correrci sopra 100 ad oggi penso potrebbe essere doloroso.
Oltre al profumo di primavera, correre dopo le 19:30, significa sentire aromi di arrosti, pane, minestre, e qualsiasi altro tipo di pietanza in preparazione o appena servita per cena nelle case lungo le strade dei paesi. E forse è la parte più difficile da "digerire" degli allenamenti :)
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