sabato 14 marzo 2015

Ultrabericus 2015

Messa in archivio anche l'edizione 2015. La mia terza partecipazione.
La mettiamo subito in numeri?
Si dai, sicuramente la più lenta. 10 ore e 45 minuti. La posizione in classifica l'ho guardata di sfuggita ma abbondantemente oltre il 700 esimo assoluto.
Che poi in fin dei conti...cosa me ne frega ti tempi posizioni, ritmi, medie? Mica sto girando in pista. Mica corro per lavoro.
Arrivare prima significa solamente ridurre il tempo da dedicare ad una piacevole giornata tra amici (avendo sempre la fortuna di essere fisicamente in forma)
Cambiamo lato della medaglia. Passiamo dai numeri alle emozioni.
Risultato? Al top!! Una di quelle giornate come poche volte ti capitano. In primis il meteo ci ha assistiti, sebbene durante la notte sognassi un gran bel diluvio universale, qualche grado in più avrebbe fatto comodo ma va ben così.
Strategia di gara. Partire piano, cercando di rispettare una tabella oraria per chiudere in 9 ore e 35, senza esagerare all'inizio e calcando la mano tra il terzo e quinto ristoro. Questo si traduce in un ritardo di 7 minuti all'uscita del primo ristoro, 22 minuti al secondo. A quel punto gli affettati vari, il grana, dolci di vario tipo prendono il posto della tabella che già al terzo ristoro non guardo più. Tutta quella fatica svaniva addentando quel morbido speck che mi rendeva avido di grissini!!
Questa è la piega che ha preso la gara. Parto con gli amici Placido ed Angelo, con l'idea di gestire la corsa a sensazione. Tutto procede bene ed oltre il 25 km vedo che possiamo gestire assieme tutta la corsa. E' il loro primo ultratrail e voglio che si divertano. Nei tratti in movimento cerco di tenere sempre un andatura costante, senza mail mollare, dove rallento io (in discesa) vanno avanti ed in salita e pianura cerco di tenere il gruppo ad un buon passo. Ad ogni ristoro tappa per sollevarsi fisicamente e psicologicamente, due chiacchiere con gli amici e via di nuovo.
In ogni tratto superavamo sempre le stesse persone, scambiano due battute con tutti. Il tratto più difficile l'ho percepito alla quarta tappa. Ora l'importante è andare sempre avanti, correre piano ma sempre regolari. Il tramonto nel frattempo cambiava i colori a tutto ciò che ci circondava ed il buoi ha iniziato a prendere il sopravvento mentre costeggiavamo il lago di Fimon.
Ultimo ristoro, ormai è fatta!! Riduciamo la sosta, fa buio, mancano circa 10 km, la temperatura si abbassa, l'umidità aumenta. In poche parole le condizioni al contorno peggiorano ed è importante mantenere sempre la carica al massimo e gustarsi gli ultimi chilometri di divertimento.
Frontali accese e via dentro al bosco. Saliamo camminando sempre di buon passo e nei tratti piani ed in discesa corriamo sempre, arrivando alla penultima discesa. Si intravedono le luci della città in lontananza. Un particolare mi fa salire improvvisamente la malinconia, sentire il casino dell'autostrada che stiamo per superare. Da sopra la gallerie si vedono centinaia di luci in movimento, i rumori di automobili ed autobus che sfrecciano sull'asfalto riempiono tutto quel che è attorno a noi. Tutto ciò è decisamente incompatibile con quello che stiamo facendo.
La giornata sta per volgere al termine. Via, meglio liberare la testa. Mi concentro sugli ultimi 2 o 3 chilometri, per affrontare l'ultimo strappo verso Monteberico e raggiungere velocemente la città percorrendo la scalinata in discesa. Manca poco.
Continuiamo a correre, sono contento per il ritmo che abbiamo tenuto ed ancora non si molla, il tifo della gente, delle persone a passeggio per le vie di Vicenza, danno l'adrenalina giusta per azzera gli ormai 67 chilometri che abbiamo sulle gambe da questa mattina, quando più di 10 ore fa siamo partiti da qui. E rientrate in Piazza dei Signori è un'emozione sempre unica.
Eccoci qui, tagliamo il traguardo, anche questa è andata. E finalmente mi posso bere quella mega birra che ad ogni ristoro sognavo di sorseggiare assieme agli affettati!!!!!
Cosa è per me Ultrabericus? amicizia, relax, natura, solidarietà, umanità, felicità.
La mattina al ritiro pettorali mi sono trovato in mano una penna, tremava un pò mentre compilavo il modulo con i miei dati...ci vediamo al TdH
(una parte di foto le ho "rubate" a Placido)














































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