martedì 21 marzo 2017

A mente lucida, senza le carenze di ossigeno ai pochi neuroni funzionanti durante la staffetta, e con le gambe che ancora "friggono" e mi chiedono scarico e riposo, penso di aver trovato il modo giusto per fare i tempi sulle brevi distanze.
Allenamenti in pista? No.
Sessioni massacranti di ripetute? Ma va.
Basta qualcuno che ti voglia rincorrere appena torni a casa. Si, continuerò con questo nuovo metodo certificato ;)
Ecco qualche foto della gara.

La rassegnazione del coach 

Squadre ridefinite senza il mio storico compagno di staffette 

La sofferenza parte 1

Altro giro altra corsa 


Ultimi metri in preda alle crisi mistiche!


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