Ho voglia di macinare chilometri, vado su strada, mi annoia e parto con la musica, viaggio senza ritmo, senza guardare la distanza, senza neppure ascoltare i passi od il respiro...completamente ad istinto. Tanto lo so che tengo un passo aerobico, quel che voglio per scaricare i muscoli.
Fa buio, della luna neppure l'ombra, ho la frontale quasi scarica (almeno credo) e la metto al minimo accontentandomi di un pallido cerchio appena davanti alle mie scarpe.
Lo vedo un po' come la metafora della vita ed in particolare dei rapporti con le persone. Se tieni la testa bassa rimani chiuso li in quei tre metri di diametro, quello che c'è fuori ti fa paura, meglio rimanere lì nell'ignoranza ed andare avanti così per inezia o affrontare la realtà?
Se alzi la testa si accende da solo il secondo led e puoi scoprire qualcosa che fa paura, con le cuffie non senti nulla del mondo esterno e tutto diventa una sorpresa, una buca, una curva, un branco di cervi o cinghiali, chi lo saprà mai se stai lì a guardare solo davanti al tuo naso.
Ma ne vale la pena? No, meglio tenere le batterie sempre cariche e guardare il più lontano possibile, illuminando tutto attorno così tanto da immaginare ci sia il sole, a togliere ogni ombra e stimolare la curiosità di conoscere tutto quello che vediamo, e correre sempre avanti alla ricerca di cose nuove.
Chiudo il mio giro rilassato, ho corso tanto (tempo) e poco (distanza). Ritmi medi da principiante, quelli che ad un ultratrail pagherei oro per mantenere 24 ore di fila :)
#roadtoLUT
"Dici che il fiume trova la via del mare
E come il fiume giungerai a me
Oltre i confini e le terre assetate
Dici che come fiume, come fiume
L'amore giungerà, l'amore"
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