Ecco una variante alla definizione, dal mio punto di vista, che aggiungerei al vocabolario.
Prendi una mattina, senza alcun programma per la testa, ma solo l'idea di gustarsi almeno un millino di dislivello positivo.
Quattro cose nello zaino per un eventuale cambio dovendo gestire probabili variazioni meteo ed il materiale di emergenza (tocco ferro, ma non si sa mai).
E parto, direzione Cilladon, seguo il mio istinto girando per Col de Ola, vado così, a sensazione. Mi trovo velocemente in val di Prada e comincio a percorrerla salendo quasi sempre sui vecchi sentieri, toccando meno possibile l'asfalto. Superato il borgo, un po' per la nebbia che si dirada in quota ed in parte per l'inversione termica, comincia ad essere veramente caldo!! E' il 31 gennaio, sono qui che corro tra stradine e sentieri in tenuta primaverile, il terreno secco e di ghiaccio neppure l'ombra.
Arrivo al Croset, dai ancora su fin in malga Paoda. Il panorama oggi non è il massimo, la nebbia copre quasi tutto verso la pianura, ma basta lasciar correre la fantasia :)
Una veloce chiacchierata con degli amici intenti nella loro escursione e mi lancio verso valle, fischiettando mentre mi godo il tiepido sole!!
Asfalto. Poca voglia di correrci sopra, taglio su alcuni prati seguendo la retta di massima pendenza e poi, al momento giusto, mi lancio sulle creste verso la cima del Cornella.
In solitaria, seguendo solo il ritmo del cuore, correndo, camminando, ammirando il paesaggio.
20 km scarsi, 1350 m D+















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