sabato 20 aprile 2019

Dolomiti Beer Trail

Terzo anno consecutivo e finalmente splende il sole. La cosa che rimane in comune con le precedi edizioni, oltre al percorso molto bello, l'ottima organizzazione, ecc ecc....sono i CRAMPI.
Vabbé forse un po' me li sono cercati, però...
Prima salita, trovo un buon gruppetto e saliamo decisi verso il Campon. Non vola una mosca! Tutti concentrati e si sentono solo rumori di scarpe che calpestano il sentiero, uccellini, bastoncini. Meglio così si possono apprezzare appieno i suoni ed anche i profumi della natura.
Scollinare quest'anno è stato veramente bello, distese di fuori sui prati e le Dolomiti innevate a fare da sfondo.
Si scende, si risale e avanti a tutta. Dopo il bivio con la 24 km il gruppo si sfoltisce, farsi tirare da chi fa i percorsi più corti non è mai una delle migliori idee, realizzi immediatamente della bischerata fatta...ma ormai... Ed infatti poco dopo ecco un muscoletto della gamba destra che tira, poco dopo anche sull'altra. E la cosa curiosa in queste occasioni è scoprire che ci sono dei muscoli dove non avresti mai pensato, ed al pari di quadricipiti o polpacci ti fanno anche loro veder le stelle!
Il ritmo costante è la soluzione, inserito il "cruise control" si va sempre avanti.
A croce d'Aune faccio due conti sul ritmo tenuto fin'ora, troppo basso. La frittata ormai è fatta e scendiamo "in fretta" verso l'attacco della terribile ultima salita del Pafagai. Per rimanere in tema pasquale è perfetta 😂 La conosco e cerco di prenderla coscienziosamente...pensando che poi sarebbe una bella idea anche riuscire a scendere in modo autonomo da lassù!!
Piccola pausetta su alla croce chiacchierando con alcuni amici e giù. 50 metri ed ecco i crampetti che iniziano a tirare lasciandomi poca scelta, o inizio a camminare immediatamente o tra poco le gambe diventeranno dure come la roccia lasciandomi lì "a piedi" nel bel mezzo del bosco. Tampono alla meno peggio con qualche allungamento e riprendo trotterellando fino al successivo ristoro, dove finalmente dispensano pane e formaggio, a forza di mangiare uvette biscotti ormai ho il vomito!
Si riprende! Da qui a Pedavena ormai è una passeggiata, cioè, SAREBBE STATA una passeggiata se il percorso fosse rimasto lo stesso. Ed invece sorpresona, nuova variante, si risale ancora qualche centinaio di metri rimettendo a dura prova le gambe.
Si sente il rumore dell'arrivo, per inerzia e senza apparenti spiegazioni riesco a correre ad un ritmo dignitoso, il "pan e formai" di prima avrà attivato qualche meccanismo magico?
Ci siamo. Sarà stato il caldo o più probabilmente la brillante idea di tiracchiare i primi 25 chilometri, ma oggi l'ho proprio sofferta!!

Pronti? Assolutamente no!

Nessuno proferisce verbo, che ben si sta

Campon. Meravigliosi colori

E la vista Dolomiti... 
Scorci



Alcuni luoghi del passaggio della tempesta VAIA

Guardo su o dove metto i piedi? 

Angoli selvaggi 

Salita al Pafagai, amen!

E finalmente...

ciao!!



Nessun commento:

Posta un commento