Tornato il gelo e tornati i soliti problemi si "scollaggio" dalla stufa prima di uscire.
Parto munito di cuffie musica, giusto con l'idea di andare a far chilometri per sciogliere le gambe dalla gara di sabato scorso, quasi dovessi timbrare il cartellino.
C'è un vento fotonico entrando in valle di Schievenin, la musica dei subsonica passa sopra a tutto, anche alla mia respirazione tanto da non capire in che soglia mi trovo.
Arrivo a Schievenin.
Basta, cambio giro, mi snerva l'idea di dover fare altri chilometri di saliscendi.
Via le cuffie, elimino la musica e mi ascolto quella migliore del rumore del torrente riempito dalla poco acqua della pioggia dei giorni scorsi e degli uccellini che volano come i matti in questa fredda serata di primavera.
Lascio l'asfalto e vado a respirare profumo di terra e di erba. Favoloso, ora si ragiona!!!
Me la prendo con calma, cerco di gustarmi tutto quello che ho attorno.
Riprendo il ritmo per non congelarmi, ma comunque faccio tardi e rientro a casa con il buio. Sono senza frontale e gli ultimi due chilometri scendendo da Cilladon li faccio completamente al buio, andando con i piedi quasi a sensazione sull'asfalto che mi riporta verso il paese!
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