Neanche tanto del terzo tipo, come robe da rapimenti alieni o simili avventure fantascientifiche. Ma piuttosto il pensiero della grave mancanza di polenta appena alzi la testa ed a pochi metri vedi una fila di pelosetti marron chiaro che corrono proprio davanti a te, preceduti dalla mamma che guidando il gruppo così a bruciapelo sembra una botte rivestita da pennelli cinghiale.
Correre in mezzo al bosco ascoltando i rumori della natura è favoloso, ma a cosa serve avere su le cuffiette allora?? Ma tanto ormai il gioco è fatto, via la musica anni ottanta e parte una serie di grugniti.
A poco valgono i complimenti sul pelo lucido o i soliti discorsi sul tempo. Vedo solo degli occhi indiavolati che mi guardano con cattiveria...ed all'improvviso, quando ci separano passi, cambiano direzione!
Il pensiero della polenta in realtà è nato dopo un pezzetto che correvo "a ciodo" cercando di raggiungere la distanza di sicurezza.
Scendo ancora ed ecco una bella coppia di cervi che passeggiano, fanno pensare ad un'uscita romantica al tramonto seguita magari da una cenetta a lume di candela mangiando della fresca erbetta...peccato passi il solito rompiscatole di turno

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