domenica 26 marzo 2017

Maratona del Piave

Mi accontento del carico fatto ieri, così oggi a modo mio rilasso le gambe guardando chi di fatica ne stava facendo parecchia, poi ampiamente ripagata da quel traguardo dopo 42 km e 195 metri.
Via a pedalare, tra Busche - Belluno - Busche con innumerevoli zig zag intermedi, andando ad incitare gli amici, distraendoli dalla tensione gara ed accompagnandoli verso l'arrivo!
Ovviamente il mio programma è differente dal loro, fatto di scalette, orari, navette, griglie, partenza e bla bla bla. Il mio pensiero più grande è riuscire ad alzarmi con il cambio dell'ora e dopo una lotta a denti stretti con il cuscino mi fiondo fuori. Ad occhi ancora chiusi raggiungo in macchina Busche, scendo per preparare la bicicletta e BOOM, si colpo mi sveglio. 6 gradi maremma maiala!! Abbigliamento leggero ovviamente!! 
Per fortuna ho un antivento che mantiene un minimo di tepore fin che le nuvole lasciano il posto al sole (sonno pure tu oggi eh). Tant'è che sono quasi a Belluno. Mi guardo attorno, chiacchiero con chi mi capita a tiro lì nella zona dove transiterà la gara.
Con molta molta tranquillità vado pure a prendere un caffè con tanto di brioche onta...me la merito, mica devo fare nulla! Mi sembra quasi di integrarmi con la folla che la domenica mattina va in centro. 
Il tempo di guardare il passaggio dei primi atleti, a ritmi disumani, salgo in sella e mi muovo a ritroso come un salmone nel torrente fino a trovare il coach! 
Ed ecco iniziare la "mia" maratona, come vi dicevo, cercando di dare la carica a chiunque ne avesse bisogno.
E cosa dire, siete stati tutti bravissimi!!
Mi dispiace aver perso molti di voi lungo il percorso ma eravate veramente tanti!
E sapete cosa mi è piaciuto di più? Vedere gli atleti con il sorriso, vabbè dai, magari attorno al quarantesimo km non proprio tutti, ma all'arrivo eravate tutti meravigliosi!












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