giovedì 26 gennaio 2017

Il distacco dalla stufa accesa che mi accoglie appena rientro a casa è terribile.
Scarpe da corsa addosso, pantaloni aderenti, frontale già in testa e mani incollate alla piastra che me le riscalda. Un bel respiro, prendo fiato e fuori.
Lo shock non tarda a farsi sentire. I primi due minuti "corrono" tranquilli, poi comincia inesorabile il calo, anzi, il crollo, termico!
Altri 500 metri e mi sento congelare. Dopo un chilometro sento la punta delle orecchie come se si stesse staccando dal freddo. Ovviamente il berretto è a casa.
Il programma però prevede una bella sessione di ripetute, sono vestito più leggero apposta, così dopo 15 minuti di riscaldamento iniziano le danze!
Primi 300 metri a palla di cannone. I piedi freddi danno la sensazione che si stiano rompendo.
Scarico lento un minuto.
Altro giro altra corsa e via così.
La temperatura sale rapidamente e finalmente risento le parti del corpo che credevo di non avere più.
I giri successivi sono un concentrato di fatica, scatti e recuperi, scatti e recuperi.
E finalmente rientro a casa e posso riprendere il posto vicino alla cara stufa :)

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