Apprendista (Ultra) trail runner: Gran Raid delle prealpi trevigiane 2016

Il gran raid!

Edizione decisamente diversa dalle solite quest'anno, il motivo è semplice, l'ho corsa in staffetta con il mitico Primo.

Ed ecco puntuali al via alle ore 7 a Segusino, grazie all'amico Placido che mi ha fatto da prezioso assistente già all'alba.

La gara parte già veloce e siccome il mio tratto è di soli 40 km con 2500 m D+ provo a togliermi qualche sfizio e corro per quasi tutta la metà della prima salita, le pendenze poi aumentano ed adatto il ritmo ad una bella camminata veloce, che mi dà anche il tempo di gustarmi gli occhi con il bellissimo panorama sulle Dolomiti da un lato e la pianura dall'altro. Scollino abbastanza velocemente il monte Cesen ed entro al ristoro di malga Mariec dove mi sento spiazzato nel non vedere nessun altro atleta. Qualcosa non va!!

Mi faccio due conti ed effettivamente sono salito con un buon passo, vuoi vedere che davanti ne ho pochi e quei pochi sono proprio quelli che fanno i pit stop da alcuni secondi.

Molto bene!!

Saluto l'amico Paolo tra gli addetti al ristoro e parto.

Sto continuando a fare conti, e se è come penso posso azzardare di fare un discreto tempo, cambio registro e comincio a correre in maniera seria. Il tratto di falsopiano che porta a malga Canidi, passando da Praderadego, lo corro praticamente tutto cercando di dare il massimo.

Mi distraggo giusto in salita per guardarmi attorno, con una giornata così bella è un peccato non ammirare quello che ci circonda.

Subito dopo il secondo ristoro comincia il bello, la salita al Col dei Moi, praticamente un vertical!!

E siccome a me piace "scalare" questo tipo di sentieri, spengo la testa e salgo più veloce possibile, a ciodo e bave alla bocca!!

La tanto attesa croce finalmente arriva, con annesso tifo di alcuni amici sul percorso. Silvia: "ma cosa fai già qui a quest'ora??"

Mi prendo ancora alcuni istanti per tirare il fiato ed ammirare il panorama e poi giù per la picchiata che porta velocemente ad affrontare l'ultima salita.

Tra sentieri pieni di narcisi che costeggiano dei suggestivi crepacci già iniziò ad avere la solita malinconia della gara che sta per finire...

Raggiungo l'amico Liam e cominciamo la discesa, un primo veloce tratto sottobosco dove si corre come i treni per diventare poi una stradina dal fondo molto sconnesso. Ok ok, capio tutto, qua tiro i freni e scendo in "conservazione" caviglie.

Alcuni minuti ed entra nel campo visivo Passo San Boldo. Dai forza, ultimo sprint. Scendo a tutta verso il cambio dove il mio compagno mi attende!!

Sul tabellone scrivono il nostro numero come quinti assoluti nella staffetta, yeeeee!!! Emoticon smile

Ora lascio a Primo il compito di migliorare!Emoticon wink

Finalmente mi rilasso, mangio con calma e raggiungo pian piano in auto il Fadalto, dove alla base del col Visentin è posizionato l'arrivo.

Dopo una doccia rigenerante,una birra che lo è ancor di più, inganno l'attesa aspettando il mio compagno disteso su un asciugamano, sul prato vicino al gonfiabile dell'arrivo, godendomi la bella giornata di sole!!

E dopo una lunga e sofferta battaglia anche Primo scende dalle montagne, mantenendo il nostro quinto posto dandogli conferma delle sue capacità anche su terreni più ostici e sopratutto distanze gara per lui nuove.

E dopo le premiazioni, questa volta anche la nostra (!!!), rientriamo verso casa stanchi ma contenti.

Rispetto alle precedenti edizioni ho apprezzato la maggiore assistenza e controllo lungo il percorso (almeno nel primo tratto dove ho corso); i ristori più curati, essenziali, ma con quel che serviva; balisaggio perfetto, tanto che in un tratto in discesa, mente correvo con gli occhi piantati a terra ho sbagliato sentiero e dopo pochi metri un fettuccia tirata ad "altezza petto" mi ha fatto fare rapidamente dietrofront. Organizzazione SUPER!!