sabato 28 febbraio 2015

Lungo pre Ultrabericus

Da un mese e mezzo ormai avevo segnato la data sul calendario. Il 28 febbraio si sa l'ultimo allenamento serio prima dell'Ultrabericus.
I giorni precedenti abbozzo una sorta di traccia, il mio compagno di viaggio mi da l'ok...perfetto.
Ore 5:15, suona la sveglia, alle 6:00 si parte, frontale in testa e su verso forcella San Daniele. Lungo la strada sterrata che ci fa mangiare i primi metri di dislivello inizia ad albeggiare, la pianura compare in lontananza ed il cielo comincia a colorarsi.
Scolliniamo alla forcella e scendendo nuovamente verso Campo troviamo 3 mufloni sulla nostra strada. Li disturbiamo e rientrano nel bosco senza concederci uno scatto.
Saliamo nuovamente da Col di Roro, la pendenza è quasi fastidiosa, ma di certo utile per scaldare le gambe. ci fermiamo di tanto in tanto per alcuni scatti. Il panorama è meraviglioso, spazia dalla pianura alle nostre montagne illuminate dai primi raggi di sole della mattina.
Poco prima delle 8:00 raggiungiamo Schievenin, una rapida colazione facendoci scaldare dal sole e proseguiamo lungo tutto il fondovalle. Saliamo per la strada sterrata all'inizio della valle dell'Inferno, e lasciamo la strada che sale a Sassumà procedendo facendoci largo tra i rovi per Col di Dante e poi a Faladen. I cinghiali hanno fatto un egregio lavoro, rendendo la strada molto più simile ad un campo di patate appena arato.
Continuando ammirare il paesaggio proseguiamo verso valle, riprendendo rapidamente quota affrontando la salita più lunga!
Circa a metà troviamo un ristoro improvvisato, a Prada gli amici Donatella e Giovanni ci rimpinzano con la loro nutella fata in casa, una cosa favolosa!!!!! Certo che hanno scelto proprio un bel posto per vivere, sembra di essere completamente fuori dal monto, immersi nella natura e nella tranquillità.
Basta ciarlare, saliamo verso il Croset e poi a malga Paoda. Dopo la gran fatica ci meritiamo una bella pausa, con lo sguardo che si perde tra il sole che si riflette sul mare e le Dolomiti alle nostre spalle.
Scendiamo rapidamente, saltellando sulla cresta arriviamo sulla cima del monte Cornella.
Si la primavera sta decisamente arrivando, le farfalle fanno a gara per farci vedere i loro sgargianti colori....ed è veramente caldo!
I km cominciano a farsi sentire sulle gambe, come da programma andiamo nuovamente in direzione Cilladon prendendo la variante di Col de Ola fin in val di Prada.
Pian piano si avvicina la meta.
La stanchezza inizia a farsi sentire, le gambe per fortuna girano ancora bene senza perdere colpi. Eccoci a Campo, dobbiamo per forza di cose allungare leggermente il giro per raggiugnere la fatidica distanza dei 42 km e 195 metri.
Li superiamo di poco. Abbiamo portato a casa la nostra ecomaratona, con 2200 metri di dislivello.
Cosa dire, una giornata favolosa, il meteo ci ha regalato una bellissima giornata di sole, siamo rimasti immersi nella natura per quasi 8 ore, gustando a 360 gli angoli del nostro bel territorio, che dico sempre abbiamo a pochi minuti di camminata da casa e magari non sappiamo neppure di avere!

















































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